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SPAZIO SALUTE
Come sostituire lo zucchero
L’Eritritolo è un poliolo a 4 atomi di carbonio presente in natura nei prodotti di origine vegetale, come la frutta, ed estratto industrialmente proprio a partire da zuccheri vegetali sottoposti a processi intensivi di fermentazione batterica in specifici bioreattori.
A lungo scarsamente considerato sul panorama scientifico, nutrizionale e culinario – da oltre un decennio nel territorio statunitense e solo dal 2006, data di approvazione concessa dalla Commissione Europea, nel territorio europeo e italiano – l’Eritritolo ha assunto e sta assumendo maggior rilevanza tra i dolcificanti, rappresentando sempre più una valida alternativa ai classici dolcificanti sintetici e semisintetici.
Comunemente indicato in etichetta con la sigla E968, l’Eritritolo è balzato recentemente agli onori della cronaca italiana in seguito alla commercializzazione da parte dell’azienda Eridania di uno zucchero innovativo definito con la sigla ES50 costituito per metà da Eritritolo e per metà da Fruttosio, pertanto caratterizzato da proprietà caloriche e metaboliche vantaggiose rispetto al comune saccarosio pur conservando caratteristiche organolettiche paragonabili.
Caratteristiche nutrizionali e Sapore
Tra i motivi che hanno spinto il maggior uso di Eritritolo come dolcificante, negli ultimi anni vi sono sicuramente le sue caratteristiche nutrizionali ed organolettiche caratterizzate da:
- Apporto calorico limitato: circa 0.2 Kcal per grammo;
- Indice glicemico pari a Zero;
- Potere dolcificante stimato intorno al 60 – 80% del comune saccarosio;
- Assenza del caratteristico retrogusto tipico dei dolcificanti sintetici o semisintetici.
A queste si aggiungono anche le caratteristiche metaboliche, che impediscono all’Eritritolo di accumularsi nel lume intestinale, limitando quindi la comparsa di diarrea e dolori addominali crampiformi, permettendone invece l’assorbimento intestinale e la conseguente eliminazione per via renale.
Vantaggi dell’Eritritolo
Alla luce delle suddette caratteristiche è facile comprendere come l’uso di Eritritolo possa garantire dei vantaggi significativi, sia rispetto al comune zucchero da tavola sia rispetto ai vari dolcificanti sintetici e semisintetici, facilitandone così il consumo sia in ambito dietetico-nutrizionale che culinario.
Vantaggi rispetto allo zucchero da tavola
- Ridotto apporto energetico, stimato intorno alle 0,2 Kcal per grammo di prodotto, che consente di abbattere il contenuto calorico legato al consumo di zucchero o a prodotti dolcificati con saccarosio, risultando pertanto adeguato durante protocolli dietetici ipocalorici ed ipoglucidici.
- Indice glicemico pari a zero, tale da evitare picchi glicemici legati al consumo dello zucchero, risultando pertanto ideale nei pazienti diabetici o nei pazienti affetti da alterato metabolismo glucidico per i quali è necessario abbattere il carico glicemico dei vari pasti.
- Ridotta attività cariogena, che preserva il cavo orale dalla colonizzazione batterica e dalle relative conseguenze patologiche spesso dolorose.
Vantaggi rispetto ai dolcificanti di sintesi
I più rilevanti sono rappresentati dal:
- Ridotto rischio di diarrea e di dolori addominali crampiformi, vista la capacità dell’Eritritolo di essere assorbito prontamente dalla mucosa intestinale, per essere successivamente escreto per via renale, evitando così l’accumulo ed il conseguente richiamo di acqua nel lume intestinale.
- Potenziale ruolo antiossidante dell’Eritritolo, come osservato in alcuni studi sperimentali, che proteggerebbe la mucosa intestinale in primis, dall’azione ossidante di specie reattive dell’ossigeno responsabili del deterioramento ossidativo delle strutture cellulari e della perdita della funzione di barriera.
- Ridotto ruolo irritativo nei confronti della mucosa intestinale.
- Assente retrogusto amaro, tipico dei polialcoli, che consente l’impiego di questo zucchero anche nella preparazione di comuni dolci o pietanze.
Svantaggi
Eritritolo: solo vantaggi?
Per quanto i vantaggi relativi all’uso di questo zucchero nella quotidianità risultino evidenti, come osservato e dimostrato in numerosi studi, sarebbe opportuno considerare, per una corretta valutazione, anche i potenziali limiti.
Tralasciando alcune infondate paure, come quelle pro-tumorali dell’Eritritolo, che non trovano ad oggi riscontri scientificamente validi in letteratura, sarebbe invece importante concentrarsi sul potenziale lassativo di questo zucchero, che pur rappresentando un vantaggio rispetto gli altri dolcificanti, ne limita l’impiego nelle bevande per l’elevato rischio di superamento della soglia tollerabile.
A tal proposito un recente studio condotto sulla popolazione pediatrica, pertanto quella potenzialmente più suscettibile agli effetti collaterali intestinali dell’Eritritolo, ha dimostrato come l’assunzione di 25 g rispetto a 5 o 15 g di Eritritolo giornalieri possa determinare un significativo incremento degli episodi diarroici e del numero di evacuazioni giornaliere.
Riportando il tutto alla popolazione adulta, dosi giornaliere di Eritritolo ben tollerabili sono quelle comprese tra 0.5 e 1 gr per Kg di massa corporea, oltre le quali sarebbe poco indicato eccedere.